Risorse naturali per i disturbi della sfera mentale

La ricerca scientifica recente si è concentrata sulla farmacologia e sostenibilità dei composti vegetali come potenziale strategia per trattare una varietà di condizioni di salute, che vanno dai disturbi metabolici a quelli della sfera mentale e psicologica. I componenti bioattivi presenti in molte piante medicinali svolgono infatti attività sia neuroprotettive sia psicotrope e potrebbero contribuire a contrastare depressione, ansia, disturbi del sonno e alterazioni della sfera cognitiva.

Questo articolo fa il punto su tre risorse del mondo vegetale che sembrano avere un profilo di rischio-beneficio favorevole su ansia e depressione: la scutellaria (Scutellaria baicalensis), il fungo Hericium erinaceus e la rodiola (Rhodiola rosea). Si tratta di rimedi, scrivono gli autori, presenti nei sistemi di medicina popolare e tradizionale che hanno come target i principali processi biochimici implicati in alcuni disturbi della sfera mentale, imitando, per certi versi, il meccanismo d’azione degli antidepressivi di sintesi e degli stabilizzatori dell’umore, anche se presentano, rispetto a questi, un ampio margine di tollerabilità. Più in dettaglio, ripristinano le alterazioni nei sistemi dei neurotrasmettitori e neuroendocrini, stimolano la neurogenesi e la sintesi dei fattori neurotrofici, contrastano lo stress ossidativo, la disfunzione mitocondriale e l’infiammazione.

Gli studi su rodiola

In particolare per la rodiola, l’articolo evidenzia come studi clinici della fine degli anni ’80 abbiano dimostrato che, quando assunta insieme agli antidepressivi triciclici, la pianta determini una marcata riduzione degli effetti collaterali dei farmaci, producendo effetti benefici aggiuntivi sui sintomi depressivi.

Più di recente, gli effetti dell’estratto di rodiola sulla depressione da lieve a moderata sono stati valutati con uno studio clinico randomizzato in doppio cieco controllato con placebo di sei settimane, che ha mostrato nel gruppo sperimentale un significativo miglioramento generale della depressione, ma anche di insonnia, instabilità emotiva e somatizzazioni, senza effetti collaterali importanti.

Un altro studio randomizzato in doppio cieco, della durata di 12 settimane, ha successivamente replicato i dati di sicurezza ed efficacia dell’azione antidepressiva della rodiola rispetto al farmaco antidepressivo sertralina. Condotta su un gruppo di adulti con depressione da lieve a moderata, la ricerca ha mostrato un’efficacia antidepressiva della rodiola leggermente meno marcata, ma per converso una maggiore tollerabilità dell’estratto vegetale rispetto agli antidepressivi di sintesi.

 

L’articolo è in open access e può essere scaricato alla seguente URL

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC7139475/

 

Limanaqi F, Biagioni F, Busceti CL, Polzella M, Fabrizi C, Fornai F. Potential Antidepressant Effects of Scutellaria baicalensis, Hericium erinaceus and Rhodiola rosea. Antioxidants (Basel). 2020 Mar 12;9(3):234.