L’ipertensione costituisce un importante problema di salute pubblica e richiede un’adeguata attenzione al momento della diagnosi.
Data la sua diffusione e prevalenza, è in aumento la domanda di alternative di origine naturale; essendo sia l’ibisco (Hibiscus sabdariffa) sia l’ulivo (Olea europaea) tradizionalmente utilizzati per la gestione dell’ipertensione, questo studio realizzato in Egitto ha indagato l’efficacia antipertensiva e la sicurezza di un prodotto a base di fiori di ibisco e foglie di ulivo in soggetti con ipertensione essenziale di grado 1.
Si è trattato di uno studio randomizzato e controllato in doppio cieco di fase II al quale hanno partecipato 134 persone con ipertensione che sono state randomizzate a ricevere il farmaco antipertensivo captopril (25 mg) oppure il preparato fitoterapico a basso o ad alto dosaggio per un periodo di 8 settimane.
Questi i risultati: non è stata riscontrata una riduzione statisticamente significativa della pressione arteriosa sistolica o diastolica mettendo a confronto il fitoterapico a basso e ad alto dosaggio con il captopril (p> 0,05).
In tutti i gruppi la riduzione media della pressione arteriosa a 8 settimane è stata statisticamente significativa: 16,4/9,9 mmHg (p <0,0001), 15,4/9,6 mmHg (p <0,0001) e 14,9/9,4 mmHg (p <0,0001) rispettivamente con captopril, fitoterapico a basso e ad alto dosaggio. Inoltre, il fitoterapico contenente ibisco e foglie di ulivo a basso dosaggio ha determinato una riduzione statisticamente significativa del livello di trigliceridi (p = 0,038).
La conclusione dello studio è stata che il prodotto vagliato ha un’efficacia antipertensiva e un livello di sicurezza comparabili al captopril in soggetti con ipertensione essenziale di grado 1.
Fonte: Nabil Elkafrawy, Khaled Younes , Ahmed Naguib et al. Antihypertensive efficacy and safety of a standardized herbal medicinal product of Hibiscus sabdariffa and Olea europaea extracts (NW Roselle): A phase-II, randomized, double-blind, captopril-controlled clinical trial . Phytother Res . 2020 Jul 29. doi: 10.1002/ptr.6792.