Un consumo più elevato di alimenti contenenti colesterolo o di uova è stato associato in maniera statisticamente significativa a un aumento del rischio di malattia cardiovascolare e di morte per tutte le cause in una coorte di adulti statunitensi, con una associazione di tipo dose/risposta.
Lo chiarisce un ampio studio condotto dal team della Northwestern University Feinberg School of Medicine di Chicago, in uno studio pubblicato sulla rivista JAMA.
Per determinare l’eventuale esistenza di un’associazione tra questi due fattori, i ricercatori hanno raggruppato i dati dei partecipanti a sei coorti prospettiche statunitensi con informazioni raccolte tra marzo 1985 e agosto 2016. L’analisi ha incluso 29.615 persone (età media 51.6 anni alla baseline) dei quali 13.299 (44.9%) erano uomini e 9.204 (31.1%) neri.
In questi soggetti, seguiti con un follow-up mediano di 17,5 anni, per ogni 300 mg di colesterolo alimentare aggiuntivi consumati al giorno è stata osservata un’associazione significativa con un più elevato rischio di malattia cardiovascolare incidente e mortalità per tutte le cause; ogni ulteriore mezzo uovo consumato al giorno è risultato associato sempre in maniera significativa a un più alto rischio di malattia cardiovascolare incidente e mortalità per tutte le cause.
La conclusione è dunque che dato che negli adulti statunitensi un più elevato consumo di colesterolo tramite la dieta o di uova è risultato statisticamente associato a un maggior rischio cardiovascolare, nel quadro di modelli dietetici salutari per il cuore non bisogna trascurare l’importanza di seguire raccomandazioni alimentari basate sulle evidenze scientifiche, come quella di limitare l’assunzione di cibi ricchi di colesterolo.
Fonte: Victor W. Zhong; Linda Van Horn; Marilyn C. Cornelis; et al. Associations of Dietary Cholesterol or Egg Consumption With Incident Cardiovascular Disease and Mortality JAMA. 2019;321(11):1081-1095.
https://dx.doi.org/10.1001/jama.2019.1572
