La rodiola efficace sulla sindrome da fatica

La sindrome da fatica è una sensazione di stanchezza o mancanza di energia, stabilità emotiva o motivazione e/o difficoltà di concentrazione e memoria. La fatica prolungata per definizione dura da 1 a 6 mesi, mentre quella cronica ha una durata superiore a 6 mesi. In entrambi i casi lo stress è uno dei fattori scatenanti. Il trattamento spesso include esercizio fisico o terapia comportamentale cognitiva. Anche le piante adattogene, aumentando la resistenza allo stress, possono migliorare questa condizione. Uno studio multicentrico a singolo braccio in aperto (open-label) ha valutato l’effetto, la sicurezza e la tollerabilità dell’estratto di radice di rodiola (Rhodiola rosea, Crassulaceae) su soggetti con sindrome da fatica prolungata o cronica,  con sintomi presenti da almeno 2 mesi, non adeguatamente alleviati dal riposo e impattanti sulle principali attività della vita, un punteggio ≥ 5 sulle scale numeriche analogiche (NAS) per diversi parametri; un punteggio sul Multidimensional fatigue inventory-MFI-20 ≥ 7 in grado di rispondere all’intervista e di compilare le scale di autovalutazione. I partecipanti allo studio hanno ricevuto 400 mg/die di estratto secco di rodiola per 8 settimane assumendo una compressa da 200 mg prima di colazione e 1 prima di pranzo. I parametri oggetti dello studio sono stati valutati all’inizio e a 1, 4 e 8 settimane. A 4 e 8 settimane, sono state condotte ulteriori valutazioni: l’indice di qualità del sonno di Pittsburgh (PSQI) per valutare qualità e disturbi del sonno; il questionario PSQ-R per valutare lo stress soggettivo e il BDI-II per valutare la depressione. Sicurezza e tollerabilità sono state valutate con esami fisici, dati di laboratorio e misurazioni dei segni vitali tra la baseline e la settimana 8 e con valutazione degli eventi avversi. Cento persone (età media, 37,8 anni, 67% donne) hanno completato lo studio; la compliance al trattamento è stata buona. I punteggi su MFI-20 hanno mostrato un miglioramento significativo di tutte le sottoscale (P <0,0001); il cambiamento maggiore si è avuto per “stanchezza generale”. Ci sono stati 44 eventi avversi, di cui l’81,8% lieve, il 72,7% “non correlato” al trattamento e i rimanenti con causalità sconosciuta, ma generalmente considerata “improbabile”. Quasi tutte le misure di outcome sono migliorate in modo significativo nel tempo e hanno continuato a diminuire fino alla settimana 8; il trattamento è stato ben tollerato. Gli autori concludono che il miglioramento significativo delle misure non solo dei sintomi principali della stanchezza, ma di un’ampia varietà di sintomi correlati indica un buon potenziale per la rodiola nel migliorare la qualità della vita nella sindrome da fatica; la modalità in open-label è una limitazione di questo studio. 

Fonte: Lekomtseva Y, Zhukova I, Wacker A. Rhodiola rosea in subjects with prolonged or chronic fatigue symptoms: results of an open-label clinical trial. Complement Med Res. February 2017;24(1):46-52.