Piante officinali e artrosi del ginocchio

Una formulazione speciale a base di rosa canina (Rosa canina L.), estratto di foglie di ortica (Urtica dioica L.) ed estratto della radice di artiglio del diavolo (Harpagophytum procumbens DC. Ex Meisn.) è stata valutata nel controllo del dolore da artrosi del ginocchio. L’artrosi del ginocchio è una malattia cronica degenerativa sempre più diffusa che interessa non solo la cartilagine, ma anche il tessuto osseo sottostante, che subisce modificazioni fisiologiche legate all’invecchiamento. I sintomi includono dolore articolare che compare con il carico e che peggiora dopo un periodo di attività e la riduzione della capacità di movimento articolare. È stato condotto uno studio parallelo randomizzato, controllato con placebo in doppio cieco di 12 settimane: vi hanno partecipato novantadue persone che hanno assunto quotidianamente con modalità casuale 40 ml del preparato (n = 46) oppure un placebo (n = 44). Sono stati misurati i punteggi sulla scala ​​WOMAC (Western Ontario and McMaster Universities Arthritis Index), i punteggi riguardanti la qualità della vita a e il consumo di farmaci analgesici a 0, 6 e 12 settimane. Statisticamente, i punteggi iniziali sulla scala WOMAC non differivano tra i due gruppi. Alla fine del periodo di studio è emersa invece una differenza statisticamente significativa a favore del preparato a base di piante medicinali in tutti i parametri considerati; rispetto al placebo anche la qualità della vita fisica e mentale è migliorata in maniera significativa ed è emersa nel gruppo sperimentale una tendenza alla riduzione del consumo di analgesici. Il preparato è risultato sicuro e ben tollerato. Nella valutazione finale dell’efficacia, sia i medici (p <0,001) sia i pazienti (p <0,001) hanno classificato questa formulazione superiore al placebo.

Fonte: Moré, Gruenwald J, Pohl U, Uebelhack R. A Rosa canina – Urtica dioica – Harpagophytum procumbens/zeyheri Combination Significantly Reduces Gonarthritis Symptoms in a Randomized, Placebo-Controlled Double-Blind Study. Planta Medica 2017; 83(18): 1384 – 1391.