Lavanda, una famiglia di oli essenziali (1°parte)

L’olio essenziale di lavanda proviene quasi totalmente da due specie che vengono coltivate: Lavandula x intermedia Emeric ex Loisel (Lavandino) e Lavandula angustifolia Mill. (lavanda) che vengono coltivate, oltreché nell’area mediterranea in Argentina, Brasile, Bulgaria, Inghilterra, Ungheria, Giappone, Russia, Tanzania, Tasmania, e Croazia.

La produzione mondiale degli oli essenziali relativi a questa famiglia si concentra tuttavia, sui lavandini, sia a causa della maggior facilità di coltivazione, sia del maggior vigore della pianta, sia della maggior resa in olio essenziale; annualmente, infatti, si producono circa 1200 tonnellate di olio essenziale di lavandino contro le 200 tonnellate di olio essenziale di lavanda.

L’olio essenziale di lavanda è estremamente variabile in composizione, a seconda dell’area geografica nel quale viene coltivata la pianta ma si presenta sempre come un olio da incolore a giallo-verde, dall’aroma caratteristico anche se molto variabile a seconda del paese di origine, della varietà botanica, del metodo di distillazione e dell’età della pianta.

Qui a seguito la classificazione delle lavande più importanti presenti sul mercato:

  • Lavanda Bulgaria: le lavande bulgare sono caratterizzate da un profumo di lavanda leggero, fresco e fruttato, meno canforato e ruvido dell’olio essenziale proveniente dalla Croazia; la nota finale è forte ma sporca, leggermente di sclarea, e cumarinica.
  • Lavanda Croazia: gli oli essenziali croati hanno una nota di testa fruttata e d’incenso rispetto agli oli essenziali inglesi, ma anche più esile e più chetonica ed una nota finale debole, molto saponata, con un carattere predominante cumarinico-fieno.
  • Lavanda Inghilterra: quest’olio essenziale è caratterizzato da un profumo dolce erbaceo, solo leggermente canforato, in genere morbido, pieno e rotondo, con una distinta nota fruttata in testa ed una nota finale dolce e di fieno, poco caratteristica.
  • Lavanda Alta Provenza (Francia): il profumo dell’olio essenziale provenzale ha carattere fortemente chetonico, molto morbido, corposo ed erbaceo, ad una primissima impressione vi è una debole nota verde e poca presenza cineolica mentre la nota finale è debole, dolce e leggermente legnosa.
  • Lavanda Russia: Le lavande russe sono caratterizzate da un profumo fresco, di erba e chetonico, in genere piuttosto debole e senza le note più fini degli oli essenziali superiori, la nota finale è saponata e dolce.
  • Lavanda Tasmania: quusto olio essenziale è caratterizzato da un profumo fresco, leggermente fruttato, dolce erbaceo, con aspetti di vinil chetone e funghi prominenti; la nota finale è leggermente cumarinica ed erbacea.

Fonte:

Valussi M. Il Grande Manuale dell’Aromaterapia ed. Tecniche Nuove pagg.816.