Il trattamento gemmoterapico dell’insufficienza venosa cronica

L’insufficienza venosa cronica è un’alterazione della circolazione degli arti inferiori dovuta principalmente a un difetto della chiusura delle valvole venose, le quali non riescono a impedire che il sangue ritorni verso il basso quando si è in posizione eretta, invece di essere spinto regolarmente verso il cuore. Ciò determina senso di pesantezza, gonfiore e talora anche ulcere alle gambe, specie nella zona attorno alla caviglia.

Nella circolazione il sangue viene spinto dal cuore in tutto il corpo lungo le arterie e poi ritorna attraverso le vene al cuore. Nelle vene il sangue non ha più la pressione che aveva nelle arterie per cui, soprattutto negli arti inferiori, ha bisogno della spinta dei muscoli dei piedi e delle gambe per risalire al cuore contro la forza di gravità che lo farebbe ritornare verso i piedi.

L’insufficienza venosa cronica causa un aumento della pressione all’interno delle vene con ulteriore peggioramento del funzionamento delle valvole e fuoriuscita di liquidi dalle vene ai tessuti delle gambe, in particolare nella zona della caviglia e formazione di ristagno di sangue e liquidi nelle caviglie. Ciò, a sua volta, determina cattiva ossigenazione e sofferenza della pelle che diventa sottile e fragile, con macchie dovute a piccole rotture dei capillari.

Questa patologia è prevalentemente femminile, infatti si calcola che circa una donna su tre soffra di questo disturbo: la predisposizione familiare, l’uso di contraccettivi orali, la stipsi, il caldo, la sedentarietà sono tra i fattori che concorrono alla genesi dell’insufficienza venosa cronica. Tuttavia, pur essendo impossibile agire sulla predisposizione genetica, si possono adottare determinati comportamenti:

  • Evitare il mantenimento prolungato della stazione eretta e seduta, qualora tale postura non possa essere evitata, sarebbe consigliabile eseguire piccoli movimenti di sollevamento dei talloni o brevi tratti di cammino in punta di piedi. Da seduti si deve evitare di tenere i talloni sotto la sedia, poiché la flessione eccessiva delle ginocchia ostacolerebbe il ritorno venoso.
  • Evitare l’esposizione a fonti di calore poiché esso provoca fenomeni di dilatazione vascolare che accentuano l’insufficienza venosa.
  • Praticare regolarmente attività fisica, anche soltanto camminare a passo sostenuto per 1 ora al giorno induce l’attivazione del circolo periferico regionale e la diminuzione della pressione venosa superficiale.
  • Ridurre il sovrappeso e curare ogni forma di stipsi perché costituiscono un ostacolo al ritorno del sangue dalla periferia al cuore.
  • Utilizzare calzature adeguate ed evitare indumenti eccessivamente stretti a livello del girovita.

Diversi gemmoderivati sono d’aiuto nell’insufficienza venosa cronica, sia a livello preventivo, sia per limitare i disturbi legati a questa patologia:

  • Aesculus hippocastanum (gemme MG 1 DH): le gemme di questa pianta hanno uno spiccato tropismo per i vasi venosi e sono il rimedio specifico nella stasi e nella congestione venosa. La loro azione non è soltanto di vasoprotezione, ma agiscono anche sulla stasi e sulla pletora sanguigna per miglioramento della funzione circolatoria alterata in sede di ingorgo vasale, permettendo un miglior deflusso ematico dai vasi venosi congestionati.
  • Castanea vesca (gemme MG 1 DH): le gemme di questa pianta posseggono un organotropismo per i vasi linfatici riducendo i fenomeni di ingorgo linfatico degli arti inferiori e sono pertanto un valido drenante negli edemi degli arti inferiori.
  • Citrus limonum (scorza di giovane ramo MG 1 DH): il gemmoderivato di limone ha uno spiccato tropismo per il sangue e in modo particolare agisce sul fibrinogeno, perciò esso svolge un’azione anticoagulante e trova indicazione nelle sindromi da iperviscosità ematica.
  • Sorbus domestica (gemme MG 1 DH): le gemme di sorbo, sono un grande rimedio per i disturbi della circolazione venosa, di cui elimina i fenomeni di congestione, tonificando le pareti vasali venose; il sorbo è, inoltre, un buon fluidificante ematico e protettivo vascolare con un tropismo elettivo per gli arti inferiori.

Fonte:

Brigo B. Medicina Naturale dalla A alla Z ed. Tecniche Nuove pagg.744

Campanini E. Fitoterapia, Gemmoterapia e Omeopatia ed. Tecniche Nuove pagg.576