Erba Medica: cibo per animali, benessere per l’uomo

Purple flowers in raceme on plant cultivated as alfalfa, growing wild as an escape in the UK

L’erba medica (Medicago sativa L.) è una pianta perenne, con apparato radicale fittonante che può arrivare anche a una lunghezza di 3-5 m; presenta una corona basale da cui si originano steli più o meno eretti che possono raggiungere il metro di altezza, cavi all’interno. Le foglie sono trifogliate e si distinguono da quelle dei trifogli in quanto la foglia centrale non è sessile ma picciolata. L’infiorescenza è costituita da un racemo di fiori zigomorfi di colore viola-azzurro. I frutti sono dei legumi spiralati contenenti 2-6 semi. I semi sono molto piccoli (100 di essi pesano 0,2 g).

L’erba medica contiene 8 enzimi digestivi, fitoestrogeni, 40 diversi bioflavonoidi, flavoni, glucosidi, alcaloidi, aminoacidi, vitamina A, vitamina C, vitamina D, vitamina E, vitamina K, sali minerali, oligoelementi ed elevate quantità di clorofilla.

Grazie alla sua ricchezza in vitamine, aminoacidi e minerali, l’erba medica viene impiegata come eccellente ricostituente e corroborante nel surmenage fisico e nei disturbi che derivano da un’alimentazione insufficiente; inoltre, questa pianta, è considerata particolarmente utile nell’astenia fisica e mentale come fortificante, rimineralizzante e stimolante.

L’erba medica è una delle droghe maggiormente dotate di clorofilla e di vitamina K, che oltre a migliorare sensibilmente la circolazione sanguigna impedendo l’ossidazione delle pareti dei capillari, stimola la formazione di emoglobina e conseguentemente un miglior trasporto di ossigeno da parte del torrente sanguigno.

Un altro aspetto interessante, comune peraltro a molte leguminose, è il suo utilizzo in menopausa, in particolare nella prevenzione dell’osteoporosi. L’erba medica, infatti, pare in grado di accrescere la trama ossea sulla quale vanno a fissarsi i minerali. Inoltre, la presenza di sali minerali associati a fluoruri naturali svolge un effetto rimineralizzante sulle ossa e sui denti.

La presenza di enzimi digestivi, associati a un’ottima quantità di fibre fa sì che questa droga svolga una duplice funzione: se assunta prima dei pasti aumenta l’attività gastro-intestinale, mentre dopo i pasti è in grado di migliorare l’assorbimento dei nutrienti. La presenza, nel fitocomplesso, di S-Metilmetionina, inoltre, ostacola la formazione di ulcere peptiche.

A titolo di curiosità bisogna dire che il nome erba medica non ha nulla a che vedere con la medicina, ma deriva dalla zona di origine di questa pianta cioé la Media, regione antica corrispondente all’attuale Iran.

Fonte: E. Campanini “Dizionario di Fitoterapia e Piante Medicinali” ed. Tecniche Nuove pagg.952.