Scoperte 2000 nuove piante

Circa 2.000 nuove piante sono state scoperte l’anno scorso: lo scrive un Rapporto dei Kew Gardens di Londra, una delle più accreditate istituzione botaniche internazionali. Molte di esse presentano potenzialità rilevanti nell’ambito agricolo, medicinale, salutistico o industriale. Secondo i ricercatori, alcune delle piante appena scoperte sono già a rischio di estinzione ed è quindi necessario sviluppare nuovi metodi per accelerarne l’individuazione e la classificazione, per garantirne la salvaguardia per le future generazioni. Il Rapporto annuale sullo stato delle piante del mondo degli esperti dei Kew Gardens ha rilevato dunque che nel 2016 sono state registrate 1.730 nuove piante. Fra queste dal Brasile 11 nuove specie di un arbusto originario del Brasile (Manihot esculenta, Euphorbiaceae) da cui si ricava la manioca o cassava; sette varietà di rooibos, una pianta sudafricana dotata di varie proprietà salutistiche, di cui sei già minacciate di estinzione. Scoperte, inoltre, nuove varietà di Aloe vera, un’altra pianta ampiamente utilizzata nell’ambito salutistico e cosmetico. Secondo Kathy Willis, direttore scientifico dei giardini londinesi, queste scoperte rappresentano “una grande promessa per il futuro poiché potrebbero conservare il codice genetico – o la chiave – per sviluppare colture alimentari più resistenti ai parassiti e agli agenti patogeni e al cambiamento climatico in atto. La perdita di un capitale naturale di così grande rilevanza per il benessere dell’uomo, come piante che abbattono l’anidride carbonica atmosferica, che mantengono e valorizzano i nostri suoli o utili per la formulazione di prodotti per la salute, sarebbe la fine dell’umanità”.

In sintesi:
– almeno 28.000 piante vengono utilizzate con finalità salutistiche e medicinali e l’aumento della domanda di preparati vegetali minaccia molte specie selvatiche;
– il Rapporto si è concentrato sul Madagascar, dove l’83% di 11.138 specie botaniche è autoctono e 1.600 sono a rischio di estinzione.
– oltre 30.000 specie botaniche sono inserite nell’elenco della Cites (Convenzione sul Commercio Internazionale delle Specie di Fauna e Flora Selvatiche Minacciate di Estinzione), per tutelarne la sopravvivenza.