I novel food, cioè i nuovi alimenti o nuovi ingredienti alimentari, disciplinati a livello comunitario con il Regolamento 258/97, sono tutti quei prodotti e sostanze alimentari per i quali non è dimostrabile un consumo “significativo” all’interno dell’Unione Europea (UE) al 15 maggio 1997, data di entrata in vigore del regolamento medesimo. Il 25 giugno 2015 la commissione Ambiente, salute pubblica e sicurezza alimentare (Envi) del Parlamento europeo ha approvato a larga maggioranza una decisione riguardante i novel food con l’obiettivo di definire una procedura aggiornata e unica a livello europeo per l’approvazione e l’immissione sul commercio di questi prodotti. Il testo migliora le attuali norme in materia e risponde all’obiettivo di rendere l’immissione di questi prodotti alimentari sul mercato dell’UE più rapida e meno costosa, preservando al tempo stesso un livello elevato di protezione della salute umana.
Ciò mediante il passaggio a una procedura centralizzata a livello comunitario e l’introduzione di autorizzazioni generiche. In pratica, una volta autorizzato e aggiunto all’elenco UE, un nuovo prodotto alimentare potrebbe essere immesso sul mercato da qualsiasi operatore del settore alimentare e ciò eviterebbe alle altre aziende del settore di ripresentare nuove domande per gli stessi nuovi prodotti alimentari. In base alla normativa attuale, invece, l’autorizzazione dei nuovi prodotti alimentari è rilasciata a livello nazionale ed è valida soltanto per il richiedente.
Di seguito alcuni punti chiave dell’accordo:
- sarà creata una procedura centralizzata
• l’EFSA effettuerà le valutazioni del rischio sulle richieste di novel food
• i novel food saranno autorizzati con atto di implementazione e quindi il Parlamento non avrà il diritto di veto - il campo di applicazione delle disposizioni sui nuovi prodotti alimentari comprenderebbe anche i nanomateriali ingegnerizzati. In tal caso l’EFSA dovrà valutare se sono state utilizzate le più aggiornate metodologie per verificarne la sicurezza
- per l’immissione di alimenti tradizionali provenienti da paesi terzi che sono sul mercato in quei paesi da almeno 25 anni, la sostanza deve essere stata consumata da un “numero significativo di persone in almeno un terzo del paese”
•iIn caso di dubbio, la Commissione può proporre una decisione attraverso un atto di esecuzione se si tratta o no di un novel food. La decisione richiederà un voto da parte degli Stati membri.
Il Parlamento dovrebbe approvare il testo di revisione in seduta plenaria a fine ottobre.