Gli autori di questo studio hanno valutato i benefici potenziali dell’assunzione di succo di mirtillo americano (Vaccinium macrocarpon) a basso contenuto calorico (LCCJ) sulla riduzione del rischio cardiometabolico. Si è trattato di uno studio clinico a braccia parallele, in doppio cieco e controllato verso placebo realizzato in condizioni di dieta controllata. Allo studio hanno partecipato 56 persone (30 donne e 26 uomini; età media di 50 anni, peso 79 kg, indice di massa corporea 28 kg/m(2)) che hanno completato 8 settimane con LCCJ o con una bevanda placebo equivalente in quanto a sapore, colore ed energia assunta. I partecipanti volontari hanno consumato due volte al giorno 240 ml di LCCJ o di bevanda placebo contenente rispettivamente 173 o 62 mg di composti fenolici e 6.5 o 7.5 grammi di zuccheri totali per ogni 240 ml. Dalla sperimentazione è emerso che la trigliceridemia (TGS) a digiuno è risultata più bassa dopo aver consumato LCCJ, con una interazione (efficacia) maggiore per coloro che presentavano concentrazioni maggiori al basale (rispettivamente 1.15 ± 0.04 mmol/L verso 1.25 ± 0.04 mmol/L; p = 0,027). I livelli di proteina C reattiva (CRP) sierica sono risultati più bassi fra gli individui che hanno consumato LCCJ, rispetto a quanti avevano assunto la bevanda placebo [rispettivamente 1.69 mg/L verso 2.71 mg/L; P = 0,0054]. L’assunzione di LCCJ ha ridotto la pressione diastolica (BP) se confrontato alla bevanda placebo (69,2 ± 0,8 mm Hg per LCCJ verso 71,6 ± 0,8 mm Hg per placebo; P = 0.048). La glicemia a digiuno è risultata inferiore (p = 0.03) nel gruppo con LCCJ (5.32 ± 0.03 mmol/L) rispetto al gruppo placebo (5.42 ± 0.03 mmol/L); infine, LCCJ ha indotto un effetto benefico sull’indice di resistenza insulinica HOMA (p = 0,035) fra i partecipanti con elevati valori basali di questo indicatore. Gli autori della sperimentazione ritengono che il succo di mirtillo americano a basso contenuto calorico possa migliorare diversi fattori di rischio correlati a malattie cardiovascolari come trigliceridi circolanti, proteina C reattiva, glucosio, insulino-resistenza e pressione diastolica. Ricerca realizzata da associati a: Beltsville Human Nutrition Research Center, Agricultural Research Service, USDA, Beltsville, USA.
Novotny JA, Baer DJ, Khoo C, Gebauer SK, Charron CS. Cranberry juice consumption lowers markers of cardiometabolic risk, including blood pressure and circulating c-reactive protein, triglyceride, and glucose concentrations in adults. J Nutr 2015, Jun;145(6):1185-93.