Flora medica

Gilberto Scotti, medico municipale di Como, pubblicò nel 1872 quest’opera, il cui titolo completo è ‘Flora medica della provincia di Como’, con lo scopo di fornire ai colleghi medici ma anche ai chimici-farmacisti nonché ai botanici e naturalisti, uno strumento di informazione circa i preziosi medicamenti vegetali di cui era ricco il territorio. Erano rimedi sconosciuti o assenti nei trattati di farmacologia dell’epoca, ma efficaci e meno costosi di quelli più noti.

Le specie di cui descrive i caratteri botanici, la storia farmacologica e gi usi terapeutici sono oltre 400. Il dr. Scotti inizia da quelle della provincia di Como ma essendo – come sottolinea lui stesso – un territorio molto vasto e vario come zone di vegetazione e tipo di suoli, rappresentano quasi tutte le specie medicinali della penisola italiana.

In effetti, poi, l’autore fornisce informazioni anche su piante provenienti da tutto il mondo. Quindi, a dispetto del titolo, quest’opera si presenta come una storia europea completa dell’uso clinico delle piante medicinali ed evidenzia scuole di pensiero dell’epoca, spesso del tutto opposte tra loro, spaziando dall’Italia agli altri Paesi europei, ma anche alla Russia e perfino all’America senza dimenticare il pensiero di Dioscoride, Galeno, Plinio e altri.

Si tratta dunque di un libro utile ancora oggi per gli erboristi. Nella ristampa anastatica (Erbamea Edizioni) è stato ampliato l’indice dei nomi dei generi e delle specie rispetto al testo originale. Inoltre, è stato aggiunto un indice dei nomi comuni e dialettali che il dr. Scotti cita nel testo ma non nell’indice, per facilitare la consultazione del libro da parte dei lettori moderni. Un’ultima annotazione importante: i nomi botanici riportati sono quelli dell’epoca e quindi alcuni non corrispondono più a quelli attuali.