Nutraceutici, un mercato in sviluppo

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Secondo i dati KPMG, le vendite del mercato dei prodotti nutraceutici raggiungeranno globalmente 250 mld di dollari nel 2018, circa 5 volte il valore dello stesso mercato a inizio anni 2000.

Negli ultimi 12 mesi, terminati ad agosto 2016, il mercato degli integratori alimentari anche in Italia ha continuato a crescere raggiungendo un valore di 2,66 miliardi di euro, per un totale di 189,9 milioni di confezioni vendute. L’andamento positivo coinvolge tutti i canali monitorati, con la farmacia primo canale di vendita (fonte FederSalus).

A sostegno di tale comparto, che interessa sia l’industria alimentare sia quella farmaceutica, una forte crescita, che è correlata, fra l’altro, al fatto che gli integratori alimentari, a differenza di alimenti o farmaci, intervengono in numerose condizioni, dall’ambito delle difese immunitarie a quello dello sport, dal controllo del peso al diabete, oltre che nel supporto al trattamento di problemi cardiovascolari, osteoarticolari e gastrointestinali. Altri fattori di rilievo sono l’interesse diffuso del consumatore e quello delle grandi industrie, che stanno via via investendo in un mercato con un alto tasso di crescita.

Per quanto riguarda questo settore, il Ministero della Salute ha proposto di recente una bozza di “Norme di Buona Fabbricazione di Integratori alimentari”.

Il documento, che è ancora nella fase preliminare, traccia le linee guida per una corretta produzione degli integratori e suggerisce di compilare per ogni prodotto un “Dossier master di prodotto” e un “Dossier master di fabbricazione”.

Il primo dovrebbe contenere i dettagli riguardanti le caratteristiche di composizione del prodotto finito, mentre il secondo raccoglierà le informazioni circa le attività di produzione del lotto (numero di lotto, date e orari delle operazioni di produzione, identificativi di personale, apparecchiature e linee di lavorazione ecc.).