OE del genere Juniperus

Wacholder Wacholderbeeren (Juniper berries)

Il nome ginepro/Juniperus deriva probabilmente dalla giunzione di due parole latine: Junix = giovenca (o Juni-or = più giovane), e Pario = partorisco, per il fatto che produce sempre giovani germogli, ovvero perché la savina (J. savina) è tradizionale rimedio parturiente.

Ossidazione

Si definisce ‘vecchio’ un OE delle Conifere quando contiene abbastanza perossidi (idroperossidi) da presentare un problema. Questo livello è calcolato dall’IFRA in 10 mmol/l, determinato con il metodo EOA. L’IFRA suggerisce di aggiungere antiossidanti all’OE per mantenere basso il livello di perossidi. Non sempre questo livello definisce realmente l’età dell’OE, perché a volte anche OE appena distillati contengono troppi perossidi. In termini temporali, un OE di Conifera distillato bene e conservato altrettanto bene diventa ‘vecchio’ in 6-12 mesi. La conservazione a temperature ridotte, al buio e in atmosfera inerte può far aumentare il periodo a 12-24 mesi. Tutti gli OE delle Conifere che contengono Δ3-carene e altre sostanze capaci di formare perossidi sono dei potenziali sensibilizzanti. Queste sostanze si sviluppano soprattutto nelle vecchie scorte, quindi è il caso di acquistare quantità ridotte e rinnovare di frequente lo stock.

 

Olio essenziale di Ginepro comune (galbulo)

Nome scientifico          1. Juniperus communis L. var. communis o 2. J. communis L. var. erecta Pursh

Sinonimi                          Juniperus communis f. compressa; J. communis subsp. hemisphaerica; J. communis f. suecica; J. hemisphaerica; Juniperus suecica

Nomi popolari               Ginepro, ginepro nero

                                              Ing. Juniper, Common Juniper.

                                              Ger. gemeine Wacholder Wacholder Wacholderbeeren, Machandelbeeren

                                              Fr. Baies de genièvre genièvre commun

                                              Sp. enebro

Divisione                          Spermatofite

Sottodivisione               Gimnosperme

Classe                                Coniferopsida

Ordine                               Coniferales/Pinales

Famiglia                           Cupressaceae – Juniperoideae

Parte usata                      Galbulo essiccato

Origine                              Europa

Metodo d’estrazione   Distillazione in corrente di vapore

Resa                                    0,5-20,2-3%

Note

I galbuli sono ancora raccolti a mano nella tarda estate e stipati in contenitori di legno. Prima della distillazione è necessaria una pre-fermentazione, aiutata dal naturale contenuto in zuccheri del galbulo. L’OE rettificato o ridistillato è usato come ingrediente nella fabbricazione del gin; qualità più scadenti usano solo questi OE come componente aromatica del gin, ma marche di alta qualità usano una gamma più vasta di OE per formare l’aroma caratteristico. Sul mercato sono disponibili un estratto a CO2 e un OE di Juniperus communis spp. communis CT terpineolo.

Adulterazione

Il vero OE è raro ed è facile che in commercio si trovi l’olio fermentato proveniente dall’industria del Gin. Può essere allungato con vari composti o frazioni di OE: α-pinene, canfene, mircene, Δ3-carene, frazioni di trementina. Oppure possono essere allungati con OE di legno o foglia di Ginepro, con OE da galbuli di seconda scelta, oppure con OE di Juniperus smreka.

COMPOSIZIONE CHIMICA

Classi rappresentative: SESQUITERPENI e MONOTERPENI

Classi specifiche

Monoterpeni (% elevata)  α-pinene (30-55%, fino al 70%), sabinene (0,3-27%), mircene (5-18%), limonene (2-9%), canfene, γ-terpinene (0,3-3,7%)

Sesquiterpeni                         α-muurolene, α- e γ- cadinene, cedrene

Alcoli                                          Linalolo, terpinen-4-olo (4-10%)

Aldeidi                                       Aldeide canfolenica

Chetoni                                     Canfora, pinocanfone, geigerone, junionone, tujone

Esteri (tr.)                                terpinil acetato

Nota bene: l’estratto CO₂ contiene pinene, terpinen-4-olo, borneolo, acetato di bornile e di terpinile.

Uso in profumeria

Usato in particolare per le fragranze maschili nelle quali serve a impartire una nota di testa fresca e resinosa. Gli accordi di Pino possono essere elevati e rinfrescati dall’addizione di questo OE.

CARATTERISTICHE ORGANOLETTICHE

OE di galbulo di ginepro europeo

Colore

Liquido mobile, da incolore a giallo pallido, oppure verde pallido.

Profilo olfattivo

I composti più importanti per l’aroma sono quelli ossigenati come il terpinen-4-olo, ma soprattutto la canfora e gli iononi.

Note generali

Fortemente terpenico, da conifera, subito dopo virante verso l’amaro. La nota finale è dolce con un suggerimento di assoluta di abete, leggermente resinosa. In genere si può affermare che la nota finale del galbulo è più forte di quella degli aghi di ginepro.

Estratto CO2 di galbulo di ginepro

Colore

Giallo vischioso.

Profilo olfattivo

Note generali

Odore terpenico e pulito molto potente, reminiscente di cipresso con un’interessante nota di testa di ananas e frutti tropicali. Questa nota non è presente nell’OE e s’intensifica dopo alcuni minuti. La nota finale è debole, leggermente legnosa e saponosa. In confronto all’OE è più fruttato, ma per niente ‘gin’. Il fatto che vi sia una minor quantità di monoterpeni rende questo estratto più solubile e più conservabile, e in profumeria potrebbe essere usato per colonie citrate.

ATTIVITA’

Attività antimicrobica in vitro

L’OE della spp. alpina mostra debole attività su Candida spp., Aspergillus e vari dermatofiti. L’OE ha buona attività su lieviti, funghi e dermatofiti, con MIC inferiori al 10% (Candida 0,78 – 2%; dermatofiti 0,39 – 2%); è lievemente attivo su batteri G+ e G-. È attivo su ceppi batterici resistenti ai farmaci, come MRSA e S. marcescens. Un OE non meglio specificato inibisce Mycobacterium tuberculosis e M. avium Possibile attività sull’Herpes virus.

Attività diuretica

L’OE sembra possedere attività diuretica legata alla presenza di terpinen-4-olo, un composto che apparentemente è in grado di aumentare il tasso di filtrazione glomerulare. Tale attività sarebbe legata alla sua attività irritante, che è però messa in dubbio.

Altre azioni

Moderata azione spasmolitica, debole azione antifungina, rubefacente e antireumatica, stimolante circolatorio locale e antinfiammatoria.

INDICAZIONI POSSIBILI

*             Come carminativo, per flatulenze e coliche.

*             Sintomi di raffreddore, sinusite, influenza, rinite (con OE di menta, cajeput, eucalipto): buona evidenza scientifica.

*             Renoprotettivo. Evidenza su modelli animali.

*             Infezioni da micobatteri. Evidenza su modelli animali.

*             Infezioni batteriche e fungine. Evidenza su modelli animali.

*             Diuresi e acquaresi. Evidenza di tipo storico ed etnobotanico, non sperimentale.

*             Reumatismo, dolori articolari e muscolari. Evidenza di tipo storico ed etnobotanico, non sperimentale.

*             Mal di denti. Evidenza di tipo storico ed etnobotanico, non sperimentale.

DATI DI SICUREZZA

Tossicità

LD50 orale ratti                                                            = 5,0 g/Kg 6,28 gr/Kg

LD50 terpinen-4-olo orale ratti e topi                     = 1,5 ml/Kg e 0,78 ml/Kg

LD50 cutanea conigli                                                   > 5,0 g/Kg

Dose media letale per un bambino di 3 anni          = 70 ml

Potrebbe essere classificato come R65 (‘può causare lesioni polmonari se ingerito’) a causa del contenuto elevato in idrocarburi.

Studi su esseri umani

Una soluzione all’8% non si è dimostrata irritante o sensibilizzante, ma test al 100% hanno causato irritazione. In dosi maggiori può risultare irritante. Descritto come allergene occupazionale per pelle e sistema respiratorio. Può essere fonte di allergie occupazionali nei lavoratori dell’industria manifatturiera.

Nefrotossicità

Nonostante la cattiva pubblicità, non è un irritante renale. Le quantità d’OE normalmente utilizzate in aromaterapia, sia in applicazioni topiche sia oralmente, non sembrano comportare rischi.

Tossicità in gravidanza

Vacche nutrite a base di aghi di ginepro hanno abortito dopo 3-4 giorni, ma il composto probabilmente responsabile è l’acido isocupressico assente dalla frazione lipofilica del galbulo e della pianta. L’OE non è di per sé abortifacente o fetotossico, ma in dosi molto elevate può causare una grave intossicazione.

Sommario

*             Non irritante all’8%.

*             Non sensibilizzante all’8%, ma sospetto.

*             Non fototossico.

Cautele

*             Tenere lontano dalla portata dei bambini.

*             Non utilizzare vicino agli occhi.

*             Materiale sospetto, da non usarsi su individui ipersensibili o allergici a cosmetici e profumi.

*             Dose media consentita in creme cosmetiche = 0,05%.

*             Dose media consentita in profumi = 0,8%.

 

da ‘Il grande manuale dell’aromaterapia’, Marco Valussi, Tecniche Nuove ed., 2a edizione, 2013