La Malva (Malva sylvestris, famiglia delle Malvaceae) è una pianta erbacea biennale-perenne comunemente diffusa in Europa, Asia e Africa, dove predilige le zone umide come paludi, fossati, argini di fiumi e prati. Foglie e fiori sono stati usati per secoli nella medicina tradizionale per trattare un’ampia gamma di disturbi come tosse, raffreddore, diarrea, stipsi, disturbi digestivi ed eczema. L’analisi fitochimica della malva ha mostrato che le foglie e i fiori sono le parti più spesso utilizzate della pianta, grazie alla presenza di diversi composti bioattivi che includono flavonoidi, mucillagini, terpenoidi, derivati fenolici, cumarine, steroli, tannini, saponine e alcaloidi.

I principali costituenti della pianta sono le mucillagini (acido glucuronico, acido galacturonico, ramnosio e galattosio), flavonoidi, gli antociani presenti soprattutto nei fiori (malvina e malvidina), vitamine (A, B1, B2, C) e sali minerali. A queste sostanze fitochimiche sono da ascriversi le numerose attività farmacologiche della pianta che includono, tra l’altro, proprietà antinfiammatorie, antimicrobiche, epatoprotettive, lassative, antiproliferative e antiossidanti. Studi farmacologici hanno dimostrato che gli estratti di fiori e foglie di malva possono essere utilizzati nel trattamento di disturbi digestivi, dermatologici, dolori mestruali, problemi e infezioni dell’albero respiratorio, problemi gastrointestinali, diarrea e affezioni del cavo orale. Sono stati dimostrati gli effetti antinfiammatori e antimicrobici degli estratti etanolici di Malva sylvestris contro Staphylococcus aureus meticillino-resistente; estratti etanolici delle foglie e delle infiorescenze hanno inoltre mostrato una modesta attività contro i ceppi di Helicobacter pylori.

Nelle monografie dell’EMA l’uso di infusi o decotti di malva viene indicato per il trattamento sintomatico dell’irritazione del cavo orale o della faringe e della tosse secca associata e per disturbi gastrointestinali di lieve entità La maggioranza degli studi pubblicati in letteratura si concentra sugli effetti analgesici e antinfiammatori di Malva sylvestris., mentre risultano meno esplorate altre aree, come ad esempio quella delle malattie metaboliche e neoplastiche. Questa recente review espone una panoramica delle attività di questa pianta incluse le attività antinocicettive e gli effetti citotossici su diversi tipi di cellule tumorali.  Gli autori hanno infine sintetizzato lo sviluppo di nanoparticelle utilizzando l’estratto di foglie di malva   e il potenziale uso in campo alimentare e salutistico.

Fonte: Batiha GE, Tene ST, Teibo JO, et al. The phytochemical profiling, pharmacological activities, and safety of malva sylvestris: a review. Naunyn Schmiedebergs Arch Pharmacol. 2023 Mar;396(3):421-440.