Ingredienti cosmetici, oltre i funzionali

Antiossidanti

Come abbiamo detto, in presenza di ossigeno, luce o calore le so­stanze grasse tendono a ossidarsi e irrancidire, soprattutto a causa dell’azione dei radicali liberi, specie molecolari particolar­mente instabili e reattive. Per limitare il rischio di ossidazione degli ingredienti, si utilizzano sostanze ad attività antiossidante, che catturano i radicali liberi e formano con essi moleco­le meno reattive. Tra gli antiossidanti vegetali più utilizzati ricordiamo: vitamina C, vitamina E, lecitina di soia, oltre agli estratti di alcune piante ricchi di polifenoli (origano, rosmarino, timo, melissa, salvia).

Coloranti

I coloranti vengono utilizzati in cosmetologia per:

  – conferire al prodotto proprietà tingenti (make-up)

  – per mascherare eventuali co­lorazioni sgradevoli e poco invitanti

  – per migliorare l’estetica del prodotto

  – per diffe­renziare prodotti diversi di una stessa linea.

In generale i coloranti esaltano le caratteristiche organolettiche dei cosmetici, rendendoli più gradevoli agli occhi dei consumatori. I coloranti vegetali sono ricavati da diverse piante, nelle quali svolgono importanti funzioni biologiche. Tra le sostanze più conosciute e utilizzate ricordiamo: carotenoidi (giallo-rosso), flavonoidi (giallo-arancio), antociani (rosso-viola-blu), chinoni (marrone), clorofille (verde), curcumina (giallo-arancio), tannini (rosso-marrone), allomelanine (marrone). Molte di queste molecole sono dotate di interessanti proprietà dermatologiche e vengono utilizzate nei cosmetici anche come funzionali.

Fragranze

Da sempre le fragranze vengono aggiunte in piccole quantità alle formulazioni cosmetiche, allo sco­po di migliorarne il profilo sensoriale e coprire eventuali odori sgradevoli (propri di alcune materie prime). Rispetto al passato, oggi si tende a minimizzare l’utilizzo di profumi nei cosmetici, sia per limitare il rischio di allergie, sia per evitare sovrapposizioni olfattive con i deodoranti normalmente utilizzati durante la giornata, tuttavia non si può negare che il profumo rappresenti un elemento fondamentale per la gradevolezza del prodotto. Posti di fronte a un cosmetico, i consumatori tendono ad aprire la confezione e annusare il contenuto prima di decidere se acquistarlo o no. L’olfatto gioca un ruolo cruciale nella scelta dei cosmetici.

Anche se oggi la maggior parte delle fragranze vie­ne prodotta per sintesi, i principali componenti dei profumi restano gli oli essenziali, di derivazione vegetale. Si tratta di miscele aromatiche di sostanze organiche diverse (alcoli, aldeidi, chetoni, acidi, esteri, eteri, terpeni) ottenute per distillazio­ne in corrente di vapore, estrazione con solventi o spremitura del materiale vegetale. Gli oli essenziali sono liquidi a temperatura ambiente, presentano elevata lipofilia, bassa densità e un odore caratteristico delle piante da cui derivano. È bene ricordare che queste sostanze, oltre a essere profumate, sono dotate di proprietà cosmetiche e terapeutiche molto importanti, che li rendono ingredienti di elezione nella preparazione di prodotti a uso topico.

Andrea Bovero 

*HLB (Hydrophilic Lipo­philic Balance): sistema di classificazione dei tensioattivi che permette di determinare quantitativamente il rapporto fra la porzione idrofila e quella lipofila della molecola.

Bibliografia

– Bovero A,  Dermocosmetologia, Tecniche Nuove, Milano, 2011.

– Burlando B, Verotta L, Cornara L, Bottini-Massa E, Herbal Principles in Cosmetics, CRC Press Inc, 2010.

– Paye M, Barel A O, Maibach H I, Handbook of Cosmetic Science and Technology, Ed. Informa Healthcare, 2007.

– AA.VV., Manuale del cosmetologo, Tecniche Nuove, Milano, 2007.