Anice, più di un galattogogo

 

 

 

 

 

 

 

L’anice comune (Pimpinella anisum L.) è una pianta appartenente alla famiglia delle Apiaceae o Ombelliferae che ha alle spalle un lungo uso tradizionale.

La pianta è originaria dell’Egitto e della Grecia, ma è naturalizzata in India, Cina, Messico e Spagna, con vari chemiotipi a seconda dell’origine. I semi bruno-rossastri hanno un odore e un sapore che ricordano la liquirizia. I Greci e i Romani usavano i semi di anice come stimolante e nell’antico Egitto si impiegava per “rinfrescare il cuore”.

In medicina tradizionale l’anice è stato usato per trattare bronchite e tosse e per alleviare coliche, flatulenza, dolori mestruali e catarro infantile. Molto popolare l’impiego per la preparazione di tisane galattagoghe atte a stimolare la montata lattea. In alcuni testi tradizionali si menziona l’anice per contrastare malinconia, incubi e per il trattamento delle convulsioni.

I principali composti presenti nei semi di anice sono estragolo, p-anisaldeide, alcool di anice, acetofenone, pinene e limonene, ma l’olio essenziale più importante, quello che conferisce ai semi il caratteristico sapore aromatico, è l’anetolo. L’olio essenziale ha varie applicazioni salutistiche e può essere applicato in caso di dolori muscolari e reumatici.

Un piccolo studio clinico randomizzato in doppio cieco controllato con placebo, condotto in Iran, ha valutato l’efficacia e la sicurezza dell’applicazione topica di OE di anice nella gestione dell’emicrania. Dopo sei settimane di trattamento, i ricercatori hanno stabilito che l’olio di anice riduce la frequenza e la durata degli attacchi di emicrania rispetto al placebo e diminuisce la necessità di analgesici.

 

Mosavat SH, Jaberi AR, Sobhani Z, Mosaffa-Jahromi M, Iraji A, Moayedfgard A. Efficacy of anise (Pimpinella anisum L.) oil for migraine headache: a pilot randomized placebo-controlled clinical trial. J Ethnopharmacol. May 23, 2019;236:155-160.